“Basta parlare di innovazione: facciamola”. Con queste parole Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability Consorzio ELIS, ha dato il via alla nuova edizione di OPEN ITALY per il 2022, un incontro a porte chiuse dedicato agli Innovation Manager che ha visto la partecipazione di oltre 100 spettatori connessi da tutta Italia. “Stiamo lavorando nell’ottica di fare rete. L’azienda deve divenire una sorta di comunità per le persone che vi lavorano, al tempo stesso più aziende potranno formare una comunità ancora più grande per scambiare valore tra di loro”, ha aggiunto De Propris.
Dal 2017 sono cinque le edizioni che si sono susseguite e che hanno visto numeri importanti in termini di partecipazione e risultati. Sono stati 100 i progetti di co-innovazione ideati e sviluppati, di cui 29 avviati e industrializzati; 3 i milioni di euro investiti sulle sperimentazioni, 100 i giovani formati. L’ultima edizione, quella del 2021, è stata realizzata con la partecipazione di più di 50 large corporate, 375 startup candidate e quasi 2000 soluzioni proposte per rispondere alle challenge delle aziende.
Anche per il 2022 OPEN ITALY si propone di raccogliere i business need delle aziende che partecipano all’iniziativa promossa da ELIS. In questo modo, il progetto vuole generare un impatto positivo nell’ecosistema mediante un meccanismo virtuoso del fare, a partire dai giovani e dalla ricerca dell’innovazione.
I Perimetri d’Innovazione di OPEN ITALY 2022
Sono otto gli ambiti di lavoro su cui le aziende partecipanti si sono confrontate nel corso dell’evento di inaugurazione. Tecnologia, sostenibilità e customer experience sono state al centro degli interventi delle corporate, che hanno espresso i propri business need e quelle che saranno le sfide del futuro prossimo, rappresentate in primo luogo dalla transizione energetica e tecnologica.
Transizione che sarà guidata dall’obiettivo centrale di rilanciare il Paese e promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Un percorso che implica il ripensamento delle catene del valore con una visione orientata all’Agenda 2030 e che mette le aziende al centro di un nuovo Umanesimo industriale. Tematiche, queste, trasversali a tutte le industry che rispondono ai trend d’innovazione estratti dai piani industriali delle imprese partecipanti al programma OPEN ITALY.
“Oggi c’è molta più consapevolezza nell’uso della tecnologia, tuttavia ci sono ancora spazi enormi per la sua applicazione. Solo dal confronto con persone che hanno una mentalità differente possono nascere modalità nuove per risolvere problemi e business need delle aziende”, ha commentato Andrea Paliani, Alliances&Ecosystems Leader and Tech&Data Leader at EuropeWest presso EY.
EY ha preso parte all’evento mettendo a disposizione i suoi specialist nei vari ambiti d’innovazione proposti da OPEN ITALY. Gli esperti sono intervenuti per fornire una panoramica del perimetro di riferimento e per orientare il dialogo verso la ricerca di soluzioni trasversali a ogni settore d’impresa.
Insieme, si sono confrontati sulle tematiche di: Safety Management & Digital Health; Sustainability, Decarbonization & Circular Economy; Digital HR & New Ways of Working; Privacy & Cybersecurity; Urban Intelligence & New Mobility; Operational Excellence & Asset Management; Open Finance, Digital Payments & Smart Contracts; Customer Centricity & New Sales Channels.
Safety Management & Digital Health
L’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta vivendo ha portato alla luce sfide e criticità che caratterizzano non solo il presente, ma orienteranno anche le scelte del futuro. Nei prossimi anni i fondi messi a disposizione dal PNRR saranno fondamentali per rivoluzionare il paradigma dell’industria Healthcare e ridefinire le modalità di accesso alla sanità grazie alla tecnologia.
“Un dato importante da tenere in considerazione è quello della crescita della fascia di popolazione over 65 che, grazie alle nuove tecnologie, nel futuro prossimo potrà accedere a nuove modalità di assistenza sanitaria, sia per l’erogazione a domicilio delle cure sia per l’accesso a capacità e competenze specialistiche”, ha affermato Gabriele Gerardo Marino, Senior Manager presso EY.
Insieme a lui è intervenuta Cecilia Visibelli, Head of Open Innovation Hub presso Snam, che ha ricordato il progetto per la sicurezza sul lavoro realizzato con la startup aGesic nell’edizione precedente di OPEN ITALY.
Sustainability, Decarbonization & Circular Economy
Il nostro Paese ha tutte le potenzialità per affermarsi come esempio virtuoso a livello europeo per l’innovazione sostenibile. La sfida dei prossimi anni sarà quella di affiancare alla transizione ecologica anche una transizione digitale, in grado di fornire tutte le tecnologie necessarie a raggiungere gli obiettivi imposti dalla sostenibilità.
“Quando si parla di sostenibilità declinata in un contesto aziendale, dobbiamo prendere in considerazione anche il fattore della competitività, che implica la necessità di generare un profitto. Questo ci impone di pensare a nuovi modelli di business e al modo in cui oggi realizziamo le produzioni, al fine di renderle intrinsecamente sostenibili attraverso soluzioni di eco-design, decarbonizzazione, economia circolare e altre alternative che possono essere individuate solo attraverso la ricerca”, ha spiegato Riccardo Giovannini, Partner in charge of Sustainability Services (CCaSS) of Med Area (Italy, Spain and Portugal) presso EY.
Nell’ambito dello stesso perimetro è intervenuto Mattia Voltaggio, Head of Brand Communication & Startup Acceleration presso Eni (@JOULE la Scuola di Eni per l'impresa), che si è interrogato sulla trasversalità della corporate in termini di evoluzione futura.
Digital HR & New Ways of Working
Integrazione tra business e centralità della persona, è questa la challenge del mondo HR, che chiede di immaginare strumenti e tecnologie innovative per coniugare nuove forme di leadership da una parte e di autonomia dall’altra.
I vecchi schemi di potere e controllo vengono meno, si ricerca un nuovo equilibrio tra vita lavorativa e vita personale, in cui i manager siano i primi a farsi interpreti di un nuovo modello, basato sulla connessione e sulla co-progettazione.
“Mi piace pensare a una nuova tipologia di leadership ‘gentile’, che ponga le persone al centro e immagini nuovi spazi, nuovi ecosistemi e ridiscuta il senso stesso del lavoro in presenza, presso la sede aziendale”, ha commentato Luigi Bellotto, Responsabile Processi Change Management presso Reale Group.
Privacy & Cybersecurity
“L’attacco di un hacker può causare la chiusura di un’azienda o la richiesta di un riscatto nell’ordine delle decine di milioni di euro. Un problema che mette a rischio anche le informazioni sensibili, a rischio divulgazione. Oggi la prevenzione non basta più, bisogna essere in grado di prevedere questi attacchi e reagire prontamente. Le nuove tecnologie aprono la strada a strumenti sempre più raffinati per interventi nei termini di detection e reaction”, ha dichiarato Luca Marzegalli, partner EY per Forensic & Integrity Services.
La vera challenge per le aziende pubbliche e private che operano sull’online sarà legata principalmente al patto di fiducia con i propri clienti, che in fase di registrazione inseriscono informazioni personali per poter accedere ai servizi. Anche le nuove normative impongono standard molto sfidanti per la gestione dei dati, e rendono necessario che si lavori per una piena applicazione delle stesse e che, al contempo, si faccia uno sforzo educativo nei confronti degli utenti.
Nell’ambito di questo perimetro è intervenuto anche Gianluca Gaias, Chief Security Officer presso YOOX NET-A-PORTER GROUP, portando la sua esperienza in termini di customer experience e trattamento dei dati degli utenti.
Urban Intelligence & New Mobility
Le città hanno accusato maggiormente i cambiamenti dovuti alla pandemia, e hanno visto modificarsi radicalmente i modi di lavorare, studiare, socializzare e muoversi. Questo momento storico di grande complessità pone grandi sfide, ma la crisi può essere anche un’opportunità per ridefinire le città di domani.
“Servono idee e progetti innovativi che consentano alle nuove amministrazioni di investire velocemente i fondi del PNRR. Da un lato questo rappresenta grandi opportunità di riqualificazione urbana, dall’altro apre la strada a interventi per la ridefinizione della mobilità, orientata a una sempre maggiore sostenibilità, supportata da un innesto di diverse tecnologie digitali per l’integrazione di tutti questi servizi”, ha affermato Marco Mena, ICT Public Policies Specialist presso EY.
Insieme a lui è intervenuta Rita Casalini, Responsabile Open Innovation presso Ferrovie dello Stato Italiane, che ha sottolineato come la sfida principale del presente sia proprio quella di collegare in modo quanto più efficiente possibile i vari tipi di mobilità presenti sul territorio.
Operational Excellence & Asset Management
La gestione di grandi asset infrastrutturali o digitali implica una complessità tale da richiedere un miglioramento nell’efficacia delle operation stesse, che evolvono con il bisogno del cliente finale. Gli interventi delle aziende nell’ambito di questo perimetro hanno sottolineato il bisogno di innovare cooperando con soggetti e istituti di ricerca esterni, riducendo in questo modo i tempi di produzione. Un risultato che oggi può essere raggiunto proprio grazie ai modelli data-driven, alla tecnologia e al digitale.
“Nell’arco degli ultimi 4 anni abbiamo ingaggiato collaborazioni con università, centri di ricerca e piccole realtà composte da PhD, studenti e docenti. Questi soggetti, infatti, ci aiutano a fare innovazione e a portare nuovi prodotti sul mercato in tempi molto più brevi, grazie all’uso sapiente della tecnologia e del digitale”, ha dichiarato Lorenzo Alleva, Head Of Digital Garage and Digital Innovation Lab presso Bridgestone.
Accanto a lui, hanno preso la parola anche Massimo Bertolotti, Head of Engineering and Innovation presso SKY Italia e Pierpaolo Gambini, Senior Vice President Innovation and IP presso Leonardo, che hanno entrambi sottolineato la necessità di pensare a degli asset flessibili in grado di evolvere con le necessità del cliente.
Open Finance, Digital Payments & Smart Contracts
“I trend di questo perimetro di innovazione viaggiano verso la direzione di fornire all’utente una modalità di pagamento quanto più fluida e integrata possibile. La transazione diventa una semplice commodity all’interno dell’esperienza complessiva. Il futuro dei pagamenti viaggia verso l’invisibilità”, ha commentato nel suo intervento Federica Baiocchi, Innovation & Strategic Alliances presso EY.
Un’esigenza messa in evidenza anche dalle aziende che sono intervenute nel corso dell’evento. Una sfida, per il mondo Fintech, che va verso il trovare soluzioni che creino valore aggiunto per il cliente e che possano rendere l’esperienza sempre più sicura e fluida.
A questo proposito è intervenuto anche Marco Pietrucci, Head of Innovation presso Terna, parlando dei processi di innovazione che stanno avendo luogo sia nell’ambito Fintech per lo sviluppo della rete che in termini di Smart Contracts.
Customer Centricity & New Sales Channels
Tra i perimetri d’innovazione trasversali a tutti i settori d’impresa, figura infine la necessità di trovare soluzioni che permettano alle aziende di aumentare la conoscenza del cliente, individuandone i bisogni e le tendenze, al fine di creare risultati prevedibili ed esperienze personalizzabili. Un processo di monitoraggio che deve avvenire prima, durante e dopo la transazione.
“La relazione tra azienda e cliente deve essere improntata alla trasparenza”, ha commentato Alessandro Promutico, Chief Innovation & Transformation Officer presso Findomestic Banca S.p.A. “Un risultato che può essere raggiunto solo tramite la semplificazione”.
I prossimi appuntamenti
Tecnologia e dati entrano sempre più nelle aziende e cambiano i modi di stare insieme e di lavorare, con un effetto tanto in termini di produzione che di leadership. La pandemia ha messo in luce il bisogno di concentrarsi sul benessere e la salute delle persone sul posto di lavoro e all’interno della comunità di appartenenza. Per tutti questi motivi, oggi più che mai le aziende devono farsi portavoce di un’innovazione in grado di generare un impatto sociale realmente misurabile.
Sulla scia di quanto già discusso e anticipato nel corso dell’evento del 03 dicembre, il 10 dicembre si svolgerà un webinar dedicato all’utilizzo della piattaforma su cui le aziende avranno l’opportunità di caricare i propri business need e dare il via al processo d’innovazione promosso da OPEN ITALY.
A seguire, il 20 e 21 gennaio si svolgeranno le cerimonie di closing dell’edizione 2021 e opening di quella 2022, durante la quale si discuteranno circa 30 progetti di co-innovazione fatti insieme nel 2021 insieme agli amministratori delegati delle aziende e altri ospiti. A seguire un workshop collaborativo per confrontarsi con le aziende sulle sfide del 2022.